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Valerio Aprea e “Momenti di trascurabile felicità” ai Giardini Ducali

Ci sono delle piccole felicità nel vissuto quotidiano, delle piccole trasgressioni gioiose che ti provocano quella certa soddisfazione e che ti fanno nascere sul viso un sorriso delicato e allo stesso tempo cinico. “Momenti di trascurabile felicità” è lo spettacolo teatrale messo in scena da Valerio Aprea e che racconta, in forma di monologo, queste piccole istantanee quotidiane che sono capaci di suscitare quel sentimento di felicità che tutti noi cerchiamo.

Valerio Aprea

Valerio Aprea

Tratto da “Tre momenti di trascurabile felicità”,  testo di Francesco Piccolo, Aprea intrattiene il pubblico raccontando piccole perle di vita in cui ognuno ci si può rispecchiare. Lo spettacolo frammenta il quotidiano in momenti di felicità, fatta di decisioni liberatorie, rinunce anche dell’ultimo momento, osservazioni sui comportamenti altrui, riflessioni sui minuscoli atteggiamenti inutili del genere umano ma che creano una finissima gioia.

Valerio Aprea

Valerio Aprea

Uno spettacolo divertentissimo che fa sorridere anche perché, in fondo, le piccole gioie, trasgressioni e comportamenti quotidiani descritti dall’attore romano sono qualcosa che ci appartengono. Uno spettacolo che merita sicuramente di essere visto per la capacità con cui viene analizzato l’uomo nel suo piccolo mondo giornaliero alla ricerca di soddisfazioni anche inutili.

Salute e felicità sono protagoniste ai Giardini d’Estate

Sabato 1 luglio 2009 alle ore 19.30 Giuseppe Coco, medico toscano da anni attivo nello studio delle medicine olistiche, e in particolare di quella tradizionale tibetana, presenterà il libro scritto assieme al collega e maestro tibetano Nida Chenagtsang dal titolo “Il tesoro della salute. Introduzione alla Medicina Tradizionale Tibetana” (Infinito edizioni). Il volume si giova della prefazione di Franco Battiato, che in occasione della presentazione ha ricordato il suo impegno a favore del Tibet libero.
Giuseppe Coco parte da un presupposto prezioso e da molti più o meno volutamente ignorato: “la medicina tibetana propone rimedi semplici e comunque rivolti, con estrema precisione, a considerare tutti gli aspetti della vita”. L’esatto opposto di quella occidentale, come sottolineato anche dallo stesso Battiato nel ricordare che “le medicine olistiche curano un malessere considerandolo coma parte di un tutto. Per noi occidentali, invece, se hai mal di testa si cura solo quello, senza pensare alle cause che lo hanno provocato”.

Giuseppe Coco, Nida Chenagtsang e Franco Battiato

Alle 21.30 seguirà Valerio Aprea, in “Momenti di trascurabile felicità”, uno spettacolo in forma di assolo che prende spunto da tre momenti di trascurabile felicità. Momenti che rappresentano le diverse riflessioni su altrettanti episodi di vissuto quotidiano. Istantanee di piccole e gioiose trasgressioni.
Lo spettacolo tenta di frammentare il quotidiano in momenti di felicità, fatta di decisioni liberatorie, rinunce dell’ultimo momento, osservazioni segrete degli altrui comportamenti, riflessioni sui tanti minuscoli atteggiamenti di varia inutilità,  costituendo così una piccola mappatura della gioia.

Il nuovo romanzo di Salvo Sottile “Più scuro di mezzanotte” e le favole di Elio Pandolfi approdano a Modena ai Giardini d’estate

Venerdì 31 luglio 2009 Salvo Sottile (alle 19.30) ed Elio Pandolfi (alle 21.30) animeranno la serata ai Giardini d’Estate di Modena.
Già noto al pubblico per il bestseller Maqeda, Salvo Sottile si fa ora conoscere dal mondo con il suo romanzo corale Più scuro di mezzanotte, un intenso intreccio cui la penna asciutta ed affilata dell’autore imprime un ritmo quasi cinematografico, con sequenze emozionanti che si succedono in un crescendo di suspense. Una storia di mafia che nulla concede alla retorica e agli stereotipi del genere, componendo un vibrante affresco di rara potenza drammatica.
“L’aver suscitato l’interesse editoriale anche per il pubblico internazionale – dichiara Salvo Sottile – è un riconoscimento per una storia che esalta la psicologia di due donne che diventano l’una ossessione dell’altra, oltre a scandagliare l’universo femminile con una nuova prospettiva che supera quindi gli apparenti ‘confini’ e limiti geografici legati al contesto della narrazione.”
Salvo Sottile con un booktrailer in alcuni dei luoghi più suggestivi di Palermo porta il lettore nel cuore del suo nuovo romanzo “Più scuro di mezzanotte”, una storia mozzafiato ambientata a Palermo con protagoniste due donne, una l’ossessione dell’altra.

In seconda serata saliranno invece sul palco dei Giardini Ducali il grande mattatore Elio Pandolfi e il talento pianistico Marco Scolastra, per svelare al pubblico il mondo incantato delle favole.
Tenerissimo e al contempo spregiudicato nella sua ironia un po’ naif, Elio Pandolfi è certamente una delle figure più rappresentative di un’epoca e di un tipo di spettacolo che non c’è più.

Weekend intenso ai Giardini d’Estate a Modena

L’Italia ha sconfitto il terrorismo, ma non la mafia. La spiegazione è semplice: mentre il primo era nemico di tutti, quindi facile da isolare, per la mafia il discorso cambia “perché – ha spiegato Giancarlo Caselli, a capo della Procura di Palermo negli anni dei processi eccellenti su mafia e politica – la mafia non è altro rispetto a noi. La mafia, in parole povere, da impresa criminale si è trasformata in impresa economica e questo rende tutto più difficile. Basti pensare alle infiltrazioni, agli affari avviati anche nella nostra provincia dal clan dei Casalesi, come testimoniato dai recenti arresti e sequestro di beni. Perché il denaro sporco deve essere ripulito ma questo deve avvenire lontano dai luoghi di produzione illecita.
In seconda serata, i Giardini d’Estate hanno invece ospitato Amanda Sandrelli in “Alfonsina y el mar. Storie di tango e di passioni”: dalla canzone di Ariel Ramírez e Félix Luna, la storia della poetessa che si è battuta per i diritti delle donne.

Grande successo anche per Gianluca Paciucci, che sabato sera ha presentato “Erose forze d’Eros”, una raccolta di versi concepiti e nati a Sarajevo, in uno dei cuori della multiforme e ferita Europa, e per “Radice di 2”, uno spettacolo brillante interpretato da due dei più capaci e poliedrici volti dell’attuale panorama di spettacolo, Edy Angelillo e Michele La Ginestra, che hanno fatto sorridere ed emozionare il pubblico dei Giardini Ducali.

“Radice di 2” ai Giardini d’estate, testo vincitore del II premio di scrittura teatrale Diego Fabbri

Edy Angelillo e Michele La Ginestra sono insieme sul palcoscenico per un incantevole spettacolo che la scorsa stagione ha riscosso un enorme successo.


La tenera e alterna vicenda di vita di Geraldina e Tommaso, nata in età scolare nel giardinetto comune retrostante le reciproche case, muove timidamente i primi passi sui banchi del liceo per esplodere poi passionalmente in età finalmente adulta, concretizzandosi in una ineguagliabile storia d’amore colma di alti e bassi, tracimante di continui confronti e traballante davanti alla sua stessa forza.
Due rette che ora sembrano incrociarsi in un punto comune, ora sembrano invece destinate a percorrere vie parallele, nell’unica condivisione di un piano fatto di elementi ad ambedue comuni ma visibili comunque da angolazioni diverse.
Geraldina e Tommaso: profondamente diversi, ma talmente uguali da non poter scordare gli attimi preziosi dei semplici giochi infantili, la tenerezza degli sguardi adolescenziali, la bellezza della scoperta della sensualità, il desiderio di una vita da condividere.
Nonostante le differenze caratteriali di Geraldina e Tommaso, entrambi hanno la forza ed il desiderio di affrontare la vita con entusiasmo e sono una fonte di amore e sostegno continuo l’un per l’altro. Nei momenti di cedimento l’altro sarà il bastone che aiuterà la presa. L’amore si esprime in tutta la sua potenza, ma solo di fronte alla malattia di Geraldina si manifesterà totale, strappando più di una lacrima di commozione.

Michele La Ginestra è un Tommaso un po’ bambinone, insicuro, introverso e “comune”, che fa ridere fino alle lacrime, ma che emoziona senza sosta quando rivela di avere un’insospettabile anima saggia. Edy Angelillo è una splendida bambina creativa e giocosa che diventa precocemente donna dovendo affrontare una malattia che l’accompagna da sempre.


Radice di 2 è quindi la storia di un uomo alle soglie della pensione, che fa il consuntivo della sua vita. Lo accompagna una donna. Lo accompagna da quando erano bambini. Tom e Gerri, l’uomo e la donna. Bambini, adulti, vecchi. Ricordi, emozioni e giochi di sessant’anni di vita insieme, tra alti e bassi, tra prendersi e lasciarsi, raccontati con la voglia di sorridere, anche delle difficoltà.
Lei e il suo giocare col mondo sono l’eccezione, mentre lui e il suo rifiuto della matematica sono la regola. È una storia d’amore, di matematica e di sentimenti.
La manifestazione dell’amore in tutte le sue forme, di malattia, di personalità, di gioco e di dramma. Ma con un unico denominatore: il pensiero positivo.
In questo momento in cui i sentimenti si usano e gettano senza dar loro modo di crescere, assistere a questa rappresentazione fa riflettere sulla loro importanza e sulla necessità di ridimensionare i concetti di amore, fedeltà e dedizione.

Alfonsina y el mar

Venerdì 24 alle ore  21.30 Amanda Sandrelli si cimenterà in “ALFONSINA Y EL MAR. STORIE DI TANGO E DI PASSIONI”. La popolare canzone di Mercedes Sosa “Alfonsina y el mar”, musicata da Ariel Ramirez (nato nel 1921) è ispirata alla vita della poetessa argentina Alfonsina Storni (1892-1938) e in parte composta con le parole stesse delle sue poesie.
Dopo una intensa attività letteraria, Alfonsina Storni morì suicida (colpita da un male incurabile) nel Mar della Plata, sulle cui rive si trova un monumento a lei dedicato, meta degli innamorati.

La scrittrice, considerata un esempio di modernità poetica, era originaria del Canton Ticino e ancora oggi la Svizzera mantiene viva la tradizione di regalare una copia dei suoi libri agli sposi novelli.

Traduzione in italiano: Alfonsina e il mare

Per la soffice sabbia lambita dal mare
la sua piccola orma non torna mai
e un sentiero solitario di pena e silenzio è giunto
sino all’acqua profonda
e un sentiero solitario di pura pena è giunto
sino alla spuma

Dio sa quale angustia ti ha accompagnata
che antico dolore ha spento la tua voce
per addormentarti cullata dal canto
delle conchiglie marine
la canzone che canta nel profondo oscuro mare
la conchiglia

Te ne vai Alfonsina con la tua solitudine
quali nuove poesie sei andata a cercare?
E una voce antica di vento e di mare
ti lacera l’anima
e sta là chiamando
e tu fin là vai, come in sogno
Alfonsina dormiente, vestita di mare

Cinque sirene ti condurranno
lungo il cammino di alghe e coralli
e fosforescenti cavallucci marini faranno
una ronda al tuo lato.
E gli abitanti dell’acqua ti nuoteranno
subito al lato

Abbassami un po’ di più la luce
lasciami dormire in pace, tatina mia
e se chiama non dirgli che ci sono,
digli che Alfonsina non torna,
e se chiama non dirgli mai che ci sono
digli che me ne sto andando.

Te ne vai Alfonsina con la tua solitudine
Quali nuove poesie sei andata a cercare?
E una voce antica di vento e di mare
ti lacera l’anima
e sta là chiamando
e tu vai, fin là, come in sogno
Alfonsina addormentata, vestita di mare.

Grande Venerdì ai Giardini d’estate con Gian Carlo Caselli e Amanda Sandrelli

Si prospetta un altro fine settimana all’insegna della cultura presso i Giardini Ducali di Modena. Venerdì 24 luglio la serata si aprirà alle 18:30 con attività per grandi e piccini; infatti nello spazio ricreativo per bambini si terrà un laboratorio dedicato alla storia (Cavalieri e Indiani d’America…
Un viaggio indietro nel tempo per scoprire aneddoti e leggende mai dimenticati), mentre un medico dell’Ausl e un insegnante Isef ci insegnano a giocare, muoversi, fare sport nel modo migliore.

Alle ore 19.30 Gian Carlo Caselli presenterà “le due guerre. perché l’Italia ha sconfitto il terrorismo e non la mafia”. con la postfazione di Marco Travaglio (melampo).
Una cronaca di vita che da Torino degli anni Settanta alla Palermo dei Novanta, racconta trentacinque anni di storia italiana attraverso lo sguardo di un protagonista della lotta in difesa della democrazia.

La serata continuerà tra musica e parole: Amanda Sandrelli alle ore  21.30 si cimenterà in “ALFONSINA Y EL MAR. STORIE DI TANGO E DI PASSIONI”. Dalla canzone di Ariel Ramírez e Félix Luna, la storia della poetessa che si è battuta per i diritti delle donne. Parole che abbracciano note di bandoneon e chitarra tra Astor Piazzola, Jorge Luis Borges, Carlos Gardel.

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“Quel giorno in via D’Amelio” incontro con Salvatore Borsellino; intervista Silvia Resta

Sabato 11 luglio alle ore19.30 presso i Giardini Ducali di Modena incontro con Salvatore Borsellino che ha dedicato la sua vita al fratello Paolo, il giudice ucciso con la sua scorta il 19 luglio 1992 a Palermo. Un racconto intimo per non dimenticare quello che è successo, alla ricerca di verità e giustizia.

Salvatore è fratello del giudice Paolo Borsellino, ucciso il 19 luglio 1992: quel giorno Paolo Borsellino si reca insieme alla sua scorta in via D’Amelio, dove vive sua madre. Una Fiat 126 parcheggiata nei pressi dell’abitazione della madre con circa 100 kg di tritolo a bordo esplode, uccidendo oltre a Paolo Borsellino anche cinque agenti di scorta Emanuela Loi (prima donna della Polizia di Stato caduta in servizio), Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. L’unico sopravvissuto è Antonino Vullo. Pochi giorni prima di essere ucciso, durante un incontro organizzato dalla rivista “MicroMega”, Borsellino parlò della sua condizione di “condannato a morte”. Sapeva di essere nel mirino di Cosa Nostra e sapeva che difficilmente la mafia si lascia scappare le sue vittime designate.

I fratelli di Paolo, Rita e Salvatore, da allora hanno sempre manifestato pubblicamente il loro impegno in memoria del fratello ucciso, denunciando alla pubblica opinione tutto quanto non funziona nel nostro Paese, soprattutto per quanto riguarda il contrasto alla criminalità organizzata, il malgoverno e le collusioni tra politica e mafia.

I Giardini d’estate ospitano Piergiorgio Odifreddi, matematico, logico e saggista italiano

Piergiorgio Odifreddi ha studiato matematica in Italia, negli Stati Uniti e in Unione Sovietica, e insegna Logica presso l’Università di Torino e la Cornell University. Collaboratore di Repubblica, L’Espresso, Le Scienze e Psychologies, dirige per Longanesi la collana di divulgazione scientifica «La Lente di Galileo». Ha partecipato a numerose trasmissioni televisive e radiofoniche, tra le quali, come ospite fisso, a Crozza Italia su La7.Ha vinto nel 1998 il Premio Galileo dell’Unione Matematica Italiana, nel 2002 il Premio Peano della Mathesis e nel 2006 il Premio Italgas per la divulgazione.

Venerdì 10 luglio, introdotto dal passaggio della Banda Militare della Tunisia alle ore 18.30, Odifreddi presenta: “In principio era Darwin. La vita, il pensiero, il dibattito sull’evoluzionismo” alle ore 19.30 presso i Gardini Ducali di Modena. Charles Darwin rappresenta una figura cardine nel pensiero scientifico occidentale. La sua teoria dell’evoluzionismo ha rappresentato una svolta cruciale nella storia della cultura, nonostante la continua critica da parte degli ambienti più retrogradi della Chiesa. In questo saggio Odifreddi, da brillante scienziato ed eccellente divulgatore qual è, racconta non solo i momenti salienti della vita e del pensiero di Darwin, ma anche gli sviluppi culturali e scientifici dell’evoluzionismo. Ne risulta un saggio capace di dare una sintesi chiara di questo fondamentale capitolo della storia della scienza, tuttora di grande attualità, alla luce del recente arroccamento delle gerarchie ecclesiastiche su posizioni antievoluzionistiche.

A seguire alle ore 21.30 si cimenterà in “La musica dei numeri e i numeri della musica” Conversazione matematico-sonora con interventi pianistici di Roberto Cognazzo. Mettere insieme un matematico appassionato di musica e un musicista che con i numeri proprio non se la dice, è una vera e propria sfida al destino. Ne esce un concerto colto e bizzarro, un viaggio lungo la storia della musica che riserva non poche sorprese.

La serata si concluderà con il Concerto di Mezzanotte con la Banda Militare dell’Olanda alle ore 23.30.

Grandi emozioni regalate a Modena da Paolo Villaggio e Enzo Iacchetti

Paolo Villaggio, ingombrante figura seduta fra la folla, avvolta da luci ambrate, si presenta al pubblico dei Giardini Ducali di Modena dicendo di aver avuto nella vita un incidente: diventare comico e cadere in una gabbia di successo. Una voce dagli scatti impastati, miscelata coi ricordi, dai toni taglienti e satirici quanto melanconici, vestiti di presunzione quasi per gioco o provocazione.
Paolo Villaggio ricorda la sua prima visita a Modena in una gita scolastica del ’49, quando piazza Grande era riempita dall’eleganza domenicale di nere figure intabarrate arrivate dalla campagna. Ricorda i tempi in cui Repubblica era leggibile. R ricorda quando incontrò la moglie quindicenne e per colpirla le costruì una lanterna di lucciole in un bicchiere. E poi l’inizio all’Europeo, il successo di Fantozzi come maschera dell’italiano medio di allora che esiste ancora nei giovani, i grandi, gli amici.
Ad ogni ricordo evocato, il pubblico ride commosso.

Paolo Villaggio ai Giardini Ducali di Modena

Paolo Villaggio ai Giardini Ducali di Modena

Davvero emozionante anche l’intervento di Enzo Iacchetti ai Giardini d’Estate. Nove eccellenti musicisti diretti dal maestro Massimo Nunzi, lo hanno accompagnato in una recitazione formidabile, dal ritmo davvero serrato, per uno spettacolo colto, raffinato e, allo stesso tempo, applaudito da tutti.

Enzo Iacchetti ai Giardini d'estate

Enzo Iacchetti ai Giardini d'estate