Finale de I Giardini

Si è conclusa sabato 8 agosto con lo spettacolo di Radio Bruno “Fammi sentire la Voce” l’edizione 2009 de “I Giardini d’Estate”. A contendersi il titolo di migliore artista emergente, 9 dei 57 concorrenti in gara per la finalissima al Radio Bruno Estate di Reggio Emilia, prevista per il 6 settembre.

La tappa modenese è stata vinta da Simone Fornasari di Piacenza, che si è esibito con il brano inedito “Sottovoce” e la cover di Battisti “Io vorrei, non vorrei, ma se vuoi”.

Il premio speciale della giuria è andato a Logan di Reggio Emilia, che ha cantato “Senza poi e senza se” e “Giudizio universale” di Samuele Bersani. La giuria era composta dai rappresentanti della stampa modenese e dagli ospiti della serata: Moda’, Silvia Olari di Amici, Nearco.

Simone Fornasari

Simone Fornasari

Finale di Fammi sentire la voce

Finale di Fammi sentire la voce

The Blue Dolls

Le Blue Dolls (Erika Celesti, Federica Pallante e Viviana Dragani), nascono al Teatro Carignano di Torino nel musical Mille Lire al mese, grazie a una intuizione di Paolo Volante, loro attuale manager, e vengono lanciate come gruppo a sè stante al Louisiana Jazz Club di Genova, alla fine del 2005.

Le Blue Dolls sono un gruppo vocale basato sull’organico del Trio Lescano o delle Puppini Sisters con un repertorio di canzoni italiane di swing e musica leggera che va dagli anni 1930 agli anni 1970.

Saranno a I Giardini d’estate a Modena venerdì 7 agosto alle 21.00.

Parliamo di radio con…

Venerdì 7 agosto alle 19.30 si parlerà della storia della radio con: Mauro Coruzzi (in arte Platinette), Marco Morosino e Gigi Ariemma.

Mauro Coruzzi è esperto di cultura musicale e lavora sin dall’inizio della sua carriera per emittenti radiofoniche. Nel 1999 Radio Deejay lo ha lanciato nel mondo della radiofonia nazionale con la trasmissione mattutina “Platinews”; format che poi verrà ripreso l’anno successivo in “Casa Platinette”, attuale “Platinissima”: notizie, approfondimenti, ultim’ora, interviste e l’immancabile parere del pubblico sono alla base di un divertente mix in equilibrio tra attualità e varietà.

Marco Morosino ha condotto programmi per la radio (RAI Stereo 1, Radio Reporter, Circuito Radio Sper) e svolto mansioni di redattore Esteri e Programmi Speciali per CNR circuito radio nazionale, con Demetrio Volcic. Si è occupato di musica anche per la tv come redattore per “Rock Cafè” su Rai2, responsabile contenuti e autore per “Top Of The Pops” sempre su Rai2, co-autore per due edizioni di “Speciale Festivalbar” su Italia1, autore di “Community”, programma contenitore di tendenze e lifestyle in onda su All Music.

Gigi Ariemma inizia a lavorare per la radio negli anni ’80 per Radio Centro Suono. Dopo l’esperienza in Rai per Radio Uno, approda a Radio Dimensione Suono, dove lavora praticamente senza interruzioni sino ad oggi; a parte l’importante collaborazione con Radio Deejay e Radio Capital tra il ’95 e il ’98. Ha seguito grandi eventi musicali come i Grammy Awards, MTV, Music Awards, Pavarotti & Friends, Live 8, oltre ad avere realizzato tantissime interviste televisive ad artisti di fama internazionale.

Ultimo week end on air

L’ultimo week end a I Giardini d’estate sarà dedicato alla radio. Ci lasceremo cullare dalle musiche degli anni ’30 e ’40 fino ad ascoltare il ritmo più contemporaneo proposto da aspiranti dj.

Venerdì 7, alle 19.30, con “Serata F.M. La storia della radio con i suoi protagonisti”: una conversazione a tutto tondo sul mezzo di comunicazione che per primo è entrato nelle case di tutti, attraverso le testimonianze degli storici protagonisti. Subito dopo, “Abbassa la tua radio, per favore”: le Blue Dolls interpretano le più belle canzoni degli anni ’30/’40.

Sabato 8 agosto, a partire dalle 21.00, i Giardini Ducali ospitano Radio Bruno con il music show “Fammi sentire la Voce”. 9 dei 57 concorrenti si sfideranno a suon di musica per aggiudicarsi di diritto la finalissima al Radio Bruno Estate di Reggio Emilia, prevista per il 6 settembre. Si contenderanno il titolo: Alberto Despini (Formigine, MO), Beba Brown (Novellara, RE), Eleonora Lari (Badia Pozzeveri, LU), Eleonora Mazzotti (Ravenna), Francesca (Pianoro, BO), Hydra (Scandiano, RE), Logan (Reggio Emilia), Marco D’Amati (Pomezia, RM) e Simone Fornasari (Piacenza).

Presenta la Strana coppia di Radio Bruno. Tra gli ospiti: Moda’, Silvia Olari di Amici, Nearco.

Modà

Modà

Nearco

Nearco

Silvia Olari

Silvia Olari

Valerio Aprea e “Momenti di trascurabile felicità” ai Giardini Ducali

Ci sono delle piccole felicità nel vissuto quotidiano, delle piccole trasgressioni gioiose che ti provocano quella certa soddisfazione e che ti fanno nascere sul viso un sorriso delicato e allo stesso tempo cinico. “Momenti di trascurabile felicità” è lo spettacolo teatrale messo in scena da Valerio Aprea e che racconta, in forma di monologo, queste piccole istantanee quotidiane che sono capaci di suscitare quel sentimento di felicità che tutti noi cerchiamo.

Valerio Aprea

Valerio Aprea

Tratto da “Tre momenti di trascurabile felicità”,  testo di Francesco Piccolo, Aprea intrattiene il pubblico raccontando piccole perle di vita in cui ognuno ci si può rispecchiare. Lo spettacolo frammenta il quotidiano in momenti di felicità, fatta di decisioni liberatorie, rinunce anche dell’ultimo momento, osservazioni sui comportamenti altrui, riflessioni sui minuscoli atteggiamenti inutili del genere umano ma che creano una finissima gioia.

Valerio Aprea

Valerio Aprea

Uno spettacolo divertentissimo che fa sorridere anche perché, in fondo, le piccole gioie, trasgressioni e comportamenti quotidiani descritti dall’attore romano sono qualcosa che ci appartengono. Uno spettacolo che merita sicuramente di essere visto per la capacità con cui viene analizzato l’uomo nel suo piccolo mondo giornaliero alla ricerca di soddisfazioni anche inutili.

Salute e felicità sono protagoniste ai Giardini d’Estate

Sabato 1 luglio 2009 alle ore 19.30 Giuseppe Coco, medico toscano da anni attivo nello studio delle medicine olistiche, e in particolare di quella tradizionale tibetana, presenterà il libro scritto assieme al collega e maestro tibetano Nida Chenagtsang dal titolo “Il tesoro della salute. Introduzione alla Medicina Tradizionale Tibetana” (Infinito edizioni). Il volume si giova della prefazione di Franco Battiato, che in occasione della presentazione ha ricordato il suo impegno a favore del Tibet libero.
Giuseppe Coco parte da un presupposto prezioso e da molti più o meno volutamente ignorato: “la medicina tibetana propone rimedi semplici e comunque rivolti, con estrema precisione, a considerare tutti gli aspetti della vita”. L’esatto opposto di quella occidentale, come sottolineato anche dallo stesso Battiato nel ricordare che “le medicine olistiche curano un malessere considerandolo coma parte di un tutto. Per noi occidentali, invece, se hai mal di testa si cura solo quello, senza pensare alle cause che lo hanno provocato”.

Giuseppe Coco, Nida Chenagtsang e Franco Battiato

Alle 21.30 seguirà Valerio Aprea, in “Momenti di trascurabile felicità”, uno spettacolo in forma di assolo che prende spunto da tre momenti di trascurabile felicità. Momenti che rappresentano le diverse riflessioni su altrettanti episodi di vissuto quotidiano. Istantanee di piccole e gioiose trasgressioni.
Lo spettacolo tenta di frammentare il quotidiano in momenti di felicità, fatta di decisioni liberatorie, rinunce dell’ultimo momento, osservazioni segrete degli altrui comportamenti, riflessioni sui tanti minuscoli atteggiamenti di varia inutilità,  costituendo così una piccola mappatura della gioia.

Il nuovo romanzo di Salvo Sottile “Più scuro di mezzanotte” e le favole di Elio Pandolfi approdano a Modena ai Giardini d’estate

Venerdì 31 luglio 2009 Salvo Sottile (alle 19.30) ed Elio Pandolfi (alle 21.30) animeranno la serata ai Giardini d’Estate di Modena.
Già noto al pubblico per il bestseller Maqeda, Salvo Sottile si fa ora conoscere dal mondo con il suo romanzo corale Più scuro di mezzanotte, un intenso intreccio cui la penna asciutta ed affilata dell’autore imprime un ritmo quasi cinematografico, con sequenze emozionanti che si succedono in un crescendo di suspense. Una storia di mafia che nulla concede alla retorica e agli stereotipi del genere, componendo un vibrante affresco di rara potenza drammatica.
“L’aver suscitato l’interesse editoriale anche per il pubblico internazionale – dichiara Salvo Sottile – è un riconoscimento per una storia che esalta la psicologia di due donne che diventano l’una ossessione dell’altra, oltre a scandagliare l’universo femminile con una nuova prospettiva che supera quindi gli apparenti ‘confini’ e limiti geografici legati al contesto della narrazione.”
Salvo Sottile con un booktrailer in alcuni dei luoghi più suggestivi di Palermo porta il lettore nel cuore del suo nuovo romanzo “Più scuro di mezzanotte”, una storia mozzafiato ambientata a Palermo con protagoniste due donne, una l’ossessione dell’altra.

In seconda serata saliranno invece sul palco dei Giardini Ducali il grande mattatore Elio Pandolfi e il talento pianistico Marco Scolastra, per svelare al pubblico il mondo incantato delle favole.
Tenerissimo e al contempo spregiudicato nella sua ironia un po’ naif, Elio Pandolfi è certamente una delle figure più rappresentative di un’epoca e di un tipo di spettacolo che non c’è più.

Weekend intenso ai Giardini d’Estate a Modena

L’Italia ha sconfitto il terrorismo, ma non la mafia. La spiegazione è semplice: mentre il primo era nemico di tutti, quindi facile da isolare, per la mafia il discorso cambia “perché – ha spiegato Giancarlo Caselli, a capo della Procura di Palermo negli anni dei processi eccellenti su mafia e politica – la mafia non è altro rispetto a noi. La mafia, in parole povere, da impresa criminale si è trasformata in impresa economica e questo rende tutto più difficile. Basti pensare alle infiltrazioni, agli affari avviati anche nella nostra provincia dal clan dei Casalesi, come testimoniato dai recenti arresti e sequestro di beni. Perché il denaro sporco deve essere ripulito ma questo deve avvenire lontano dai luoghi di produzione illecita.
In seconda serata, i Giardini d’Estate hanno invece ospitato Amanda Sandrelli in “Alfonsina y el mar. Storie di tango e di passioni”: dalla canzone di Ariel Ramírez e Félix Luna, la storia della poetessa che si è battuta per i diritti delle donne.

Grande successo anche per Gianluca Paciucci, che sabato sera ha presentato “Erose forze d’Eros”, una raccolta di versi concepiti e nati a Sarajevo, in uno dei cuori della multiforme e ferita Europa, e per “Radice di 2”, uno spettacolo brillante interpretato da due dei più capaci e poliedrici volti dell’attuale panorama di spettacolo, Edy Angelillo e Michele La Ginestra, che hanno fatto sorridere ed emozionare il pubblico dei Giardini Ducali.

“Radice di 2” ai Giardini d’estate, testo vincitore del II premio di scrittura teatrale Diego Fabbri

Edy Angelillo e Michele La Ginestra sono insieme sul palcoscenico per un incantevole spettacolo che la scorsa stagione ha riscosso un enorme successo.


La tenera e alterna vicenda di vita di Geraldina e Tommaso, nata in età scolare nel giardinetto comune retrostante le reciproche case, muove timidamente i primi passi sui banchi del liceo per esplodere poi passionalmente in età finalmente adulta, concretizzandosi in una ineguagliabile storia d’amore colma di alti e bassi, tracimante di continui confronti e traballante davanti alla sua stessa forza.
Due rette che ora sembrano incrociarsi in un punto comune, ora sembrano invece destinate a percorrere vie parallele, nell’unica condivisione di un piano fatto di elementi ad ambedue comuni ma visibili comunque da angolazioni diverse.
Geraldina e Tommaso: profondamente diversi, ma talmente uguali da non poter scordare gli attimi preziosi dei semplici giochi infantili, la tenerezza degli sguardi adolescenziali, la bellezza della scoperta della sensualità, il desiderio di una vita da condividere.
Nonostante le differenze caratteriali di Geraldina e Tommaso, entrambi hanno la forza ed il desiderio di affrontare la vita con entusiasmo e sono una fonte di amore e sostegno continuo l’un per l’altro. Nei momenti di cedimento l’altro sarà il bastone che aiuterà la presa. L’amore si esprime in tutta la sua potenza, ma solo di fronte alla malattia di Geraldina si manifesterà totale, strappando più di una lacrima di commozione.

Michele La Ginestra è un Tommaso un po’ bambinone, insicuro, introverso e “comune”, che fa ridere fino alle lacrime, ma che emoziona senza sosta quando rivela di avere un’insospettabile anima saggia. Edy Angelillo è una splendida bambina creativa e giocosa che diventa precocemente donna dovendo affrontare una malattia che l’accompagna da sempre.


Radice di 2 è quindi la storia di un uomo alle soglie della pensione, che fa il consuntivo della sua vita. Lo accompagna una donna. Lo accompagna da quando erano bambini. Tom e Gerri, l’uomo e la donna. Bambini, adulti, vecchi. Ricordi, emozioni e giochi di sessant’anni di vita insieme, tra alti e bassi, tra prendersi e lasciarsi, raccontati con la voglia di sorridere, anche delle difficoltà.
Lei e il suo giocare col mondo sono l’eccezione, mentre lui e il suo rifiuto della matematica sono la regola. È una storia d’amore, di matematica e di sentimenti.
La manifestazione dell’amore in tutte le sue forme, di malattia, di personalità, di gioco e di dramma. Ma con un unico denominatore: il pensiero positivo.
In questo momento in cui i sentimenti si usano e gettano senza dar loro modo di crescere, assistere a questa rappresentazione fa riflettere sulla loro importanza e sulla necessità di ridimensionare i concetti di amore, fedeltà e dedizione.

Sabato 25 luglio ore 19.30 presso i Giardini d’estate Gianluca Paciucci presenta “EROSE FORZE D’EROS”

Uno sforzo creativo possente e “incapace di vendetta” firmato da uno dei fondatori degli “Incontri internazionali di Poesia di Sarajevo”

La vecchia che m’inuma io la conosco:
non so come si chiami né chi sia,
non so da dove venga e quale tosco
m’abbia versato in vena, quale via…

“Erose forze d’eros” è una potente raccolta di versi concepiti e nati a Sarajevo, in uno dei cuori della multiforme e ferita Europa: di questa ferita portano il segno della spossatezza (che è l’esatto contrario della rassegnazione).
Gianluca Paciucci, per cinque anni responsabile culturale dell’ambasciata d’Italia a Sarajevo, poeta, saggista, giornalista per diletto e tra i fondatori degli “Incontri internazionali di poesia di Sarajevo” è l’autore di questi versi marrani che popolano l’attesa, la formano, la tengono desta per quando il momento verrà.